Tagliere da cucina: come scegliere quello giusto
20/08/2020
Come scegliere i migliori taglieri da cucina
I taglieri rappresentano l’elemento base di ogni cucina, uno strumento obbligatorio che non deve mai mancare in casa. Un buon tagliere da cucina dovrebbe essere quello in grado di proteggere il vostro piano di lavoro, resistere al calore delle pentole e padelle, fornire una buona superficie, facile da pulire, e soprattutto resistente ai batteri.
Rivestendo un ruolo così importante, è bene saperlo scegliere con la dovuta cura. I materiali e le dimensioni sono molteplici, così come le rispettive caratteristiche.
Ecco alcuni consigli per orientarvi nella scelta dei migliori taglieri da cucina.
Materiali
I taglieri da cucina in legno hanno proprietà quasi auto-guarenti, perché, nel caso vengano incisi con dei tagli, riescono a rimarginarli col tempo. Possiedono inoltre proprietà antibatteriche e si prestano bene al taglio di moltissimi alimenti. Il legno però, è decisamente più delicato rispetto ad altri materiali, di conseguenza ha bisogno di maggiore manutenzione. Nonostante ciò, possedere un tagliere in legno è vantaggioso per diversi motivi: la durata del materiale, il design del prodotto e la versatilità.
I migliori taglieri da cucina sono quelli costituiti da un legno duro che abbia dei pori piccoli e una grana fine. La grandezza dei pori è importante perché più sono grandi e più tendono a trattenere residui, macchie e sporcizie. I legni tropicali poi, sono quelli che esercitano più fascino sia perché esteticamente belli, sia perché resistenti. Richiedono però molta manutenzione, e non è consigliabile tenerli immersi in acqua troppo a lungo.
I taglieri da cucina in plastica invece, possono essere trattati anche con candeggina, disinfettanti e altri prodotti chimici, poiché la plastica, è un materiale meno delicato del legno. Anche questa tipologia tende ad essere incisa dai coltelli, ma a differenza del legno non ha la capacità di sanare i tagli che diventano soggetti all’accumulo di batteri. Dato che sono principalmente realizzati con polietilene questo tipo di taglieri sono detti PE. Ne esistono anche monouso, più sottili e flessibili, utilizzati per il trasporto dei cibi in pentola o in un recipiente.
I taglieri da cucina in vetro, belli esteticamente, sono fra i meno consigliabili. È vero che hanno una consistenza molto dura, ma sono anche estremamente fragili e soggetti a rompersi o incrinarsi. Senza contare che la superficie così dura tende a rovinare le lame dei coltelli.
I taglieri in silicone hanno tutti i vantaggi dei materiali precedentemente esposti, con ulteriori pregi: duri come il vetro, ma molto più resistenti, meno scivolosi, capaci di risanare i tagli e le incisioni, meno soggetti a trattenere l’umidità, idonei a essere trattati con prodotti chimici.
Le misure dei taglieri
I taglieri da cucina variano anche nella forma: esistono anche rotondi con diametro che varia dai 20 ai 50 cm, rettangolari con lunghezze fino a 70 cm. Quelli più grandi però, sono poco maneggevoli a causa dell'eccessivo peso, però sono ottimi come piano d'appoggio.
I taglieri di misura media si aggirano fra i 30 e i 50 cm di lunghezza, hanno molta duttilità, e sono indicati per trattare carni o pesci. I taglieri più piccoli invece, che non arrivano a superare i 25 cm di lunghezza, per lo più sono indicati per il taglio di salumi o piccole verdure.
Quale scegliere?
Per scegliere il tagliere giusto, bisogna tenere conto delle esigenze, dei materiali e del prezzo. Se sono sconsigliati quelli in vetro, la scelta rimane tra quelli in plastica e in legno.
I primi sono più leggeri, più idonei a lasciarsi trattare con detergenti chimici e più pratici. Mentre i taglieri in legno, più pesanti e tradizionali, hanno sicuramente una resistenza prolungata nel tempo. Con una spesa non eccessiva si può raggiungere un ottimo compromesso tra qualità e prezzo per entrambi i materiali.
I migliori taglieri da cucina, sono quelli di dimensioni medie che a seconda delle necessità possiamo adattare sia al taglio degli alimenti sia a piano d’appoggio per gli impasti.